Il 20 maggio si celebra in tutto il mondo la giornata mondiale delle api, dedicata a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza delle api e di tutti gli impollinatori. Grazie al loro lavoro di impollinazione, con il trasporto di polline da un fiore all’altro, garantiscono la biodiversità e la salute del nostro pianeta.

Si stima che in tutto il mondo ci siano almeno 16.000 specie diverse di api.

La scelta fatta dall’ONU di indire una giornata dedicata alle api è stata resa necessarie a causa di dati molto preoccupanti.

In questi ultimi decenni, infatti, le api e gli altri impollinatori stanno andando incontro ad un declino che li sta portando verso l’estinzione. Le cause? Le stesse che concorrono a distruggere la biodiversità: distruzione di habitat, inquinamento, cambiamenti climatici ed altre minacce. C’entra sempre l’uomo.

Salute delle api vuol dire biodiversità e salute degli ecosistemi. Senza il loro lavoro la salute dell’ambiente è gravemente compromessa, con conseguenze anche sulla produzione di cibo per il nostro sostentamento. Infatti, le api e gli impollinatori come vespe, farfalle, falene e coleotteri sono fondamentali per il corretto funzionamento degli ecosistemi, la conservazione degli habitat e la sussistenza di milioni di persone.

Dalle api e dagli impollinatori dipende il 90% delle piante selvatiche con fiore e l’80% delle piante destinate al consumo umano.

Si stima che in tutta l’Europa ci siano circa 600 mila apicoltori che producono 250 tonnellate di miele ogni anno. Tuttavia, in questi ultimi decenni gli apicoltori hanno dovuto fare i conti con un continuo declino delle colonie di api e delle popolazioni al loro interno. Le cause possono essere molteplici e tutte concatenate tra loro: semplificazione del paesaggio, distruzione degli habitat, l’agricoltura intensiva, attacchi di virus, batteri e funghi, e l’utilizzo di pesticidi nell’agricoltura.

Un uso intensivo del suolo e l’appropriazione degli habitat naturali da parte dell’uomo ha seriamente contribuito a questo drammatico fenomeno: si stima che circa il 40% della superficie in Europa sia occupata dall’agricoltura, mentre l’industria copre il 10% del suolo.

Proteggere le api è di fondamentale importanza per le colture e la biodiversità, ma il primo passo da compiere è acquisire la consapevolezza sull’importanza delle api e di tutti gli impollinatori per noi ed il nostro pianeta.

Un terzo del nostro cibo dipende dall’impollinazione: se questi insetti sparissero lo scenario sarebbe devastante in quanto si dovrebbe ricorrere all’impollinazione artificiale, lenta e costosa. Il valore di questo servizio offerto gratis dalle api vale circa 265 miliardi di euro l’anno. Per cui difendere le api è nel nostro interesse, anche dal punto di vista economico.

Invertire questo drammatico trend è possibile e le opzioni sono molteplici. Nel 2018, l’UE ha proibito l’utilizzo di 3 tipi di pesticidi neonicotinoidi, considerati tra i più letali per le api, ma nel nostro piccolo ognuno di noi può contribuire alla protezione delle api: per esempio salvaguardando il verde delle città o coltivando nel giardino di casa piante utili ad accogliere api ed impollinatori o acquistando prodotti provenienti da colture sostenibili e biologiche.